ABITARE LA TERRA CRUDA La proposta progettuale di questo edificio è nata con l’obiettivo principale dell’ecosostenibilità, attraverso l’introduzione di dispositivi bioclimatici attivi e passivi e l’uso di materiali sani . L'edificio di progetto è stato adattato, così, alle caratteristiche dell'ambiente circostante per ottenere il maggior vantaggio dal punto di vista termico e luminoso, sfruttando lo stesso "intorno" per migliorare le proprie condizioni di comfort. Dal controllo dell’impatto sole-aria sull’edificio, sono scaturiti, tenendo conto dei vincoli, l’orientamento, la forma, la distribuzione degli ambienti, e degli sporti dei tetti che riparano dai venti freddi e dalle piogge provenienti da nord, che potrebbero bagnare le pareti soprattutto in inverno. L’imponente copertura autoportante che avvolge l’edificio è stata progettata con lo scopo di proteggere l’intera struttura dagli agenti atmosferici, in quanto la terra cruda necessita della massima protezione da questi ultimi. Non si è potuto ricorrere ad un tipico tetto a due falde gravante sulla struttura stessa poiché la terra cruda non può sopportare carichi eccessivi. L’edificio è caratterizzato da murature di notevoli dimensioni (80 cm di spessore al piano inferiore e 65 cm al piano superiore); questi parametri possono sembrare eccessivi ma sono necessari per rendere la struttura in grado di sopportare i carichi. Un elemento a sfavore dell’edificio riguarda le aperture che si presentano piuttosto esigue. Questa scelta non è stata dettata da una intenzione estetica ma da un’esigenza strutturale. La questione delle aperture nelle case di terra cruda appare sempre come un punto critico. Tutti gli edifici già esistenti, costruiti con questo materiale, presentano finestre molto piccole in quanto la terra cruda è un materiale incoerente e la presenza di molte aperture provocherebbe l’indebolimento della struttura.